Quando e perché andare in analisi per chiedere Sostegno psicologico. Esistono svariati motivi per andare dallo psicologo
Per affrontare un momento di cambiamento. Per migliorare la propria autostima Per una crisi sentimentale Per guarire dalla depressione Quando stai vivendo un disagio emotivo Per solitudine Andare dallo psicologo per curiosità Per superare la timidezza Per la paura di perdere il lavoro Te lo meriti
Quando andare dallo psicoterapeuta? Quando andare dallo psicologo e quando dallo psichiatra? Conclusioni: quando è consigliabile andare da uno psicologo? Ci sono fasi della nostra vita in cui possiamo sentire un senso di disagio che non ci permette di utilizzare al meglio le nostre risorse.
Attraverso l’aiuto di uno psicologo, è possibile comprendere la matrice del proprio malessere, dei propri blocchi personali ed emotivi nelle diverse fasi del ciclo di vita e nei diversi contesti in cui la si abita. In questo approfondimento ti spieghiamo quando e perché andare dallo psicologo. Andare dallo psicologo: quando e perché
Mentre in passato spesso si preferiva convivere con depressione, solitudine o ansie, oggi, finalmente, il sostegno terapeutico si interpreta come una soluzione reale ed efficace. Per questo un numero sempre più elevato di persone cerca nella figura dello psicologo un supporto ed un aiuto che non è possibile riscontrare altrove.
Secondo gli ultimi dati, gli italiani che si rivolgono ad un professionista per un percorso psicologico rappresentano il 40% della popolazione: numeri ancora bassi, ma sicuramente in miglioramento, visto che fino al 2017 il trend si attestava sul 30%. In passato, la fascia d’età più propensa a intraprendere un percorso psicologico era quella delle persone tra i 30 e i 50 anni, cioè gli adulti.
Oggi, invece, la psicoterapia si sta diffondendo in altre fasce d’età, prima fra tutte quella adolescenziale. Andare in analisi Andare in analisi psicologica non è mai una questione semplice. Si chiede alla persona di impegnarsi a volte anche per anni in un percorso che può essere lungo e difficile.
Sia il colloquio psicologico che la psicoterapia e la psicoanalisi sono forme particolari di dialogo. Non si tratta semplicemente di conversazioni amichevoli, né di una visita ad un esperto che dispensa consigli. Sono percorsi di incontro tra due persone: un professionista, che mette a disposizione la sua esperienza, i suoi strumenti e la sua formazione, e un soggetto che cerca delle risposte alle sue domande e un senso nella sua storia. La psicoterapia è generalmente più lunga rispetto alla consulenza psicologica, proprio per il lavoro di modifica strutturale della personalità che può richiedere tempi maggiori.
La durata di una seduta dallo psicologo può dipendere dal tipo di terapia scelta (di coppia, individuale o di gruppo). Lo psicologo, questa strana figura Stregone o confidente? Pozioni magiche o consigli da rubrica per teenager? Nulla di tutto ciò! Ma chi è e cosa fa lo psicologo?
Lo psicologo è un professionista che intraprende un percorso con e accanto al paziente: non lo sorregge non veste i suoi panni non dispensa soluzioni immediate o una guarigione miracolosa non è un surrogato del nostro migliore amico. Volendo semplificare il concetto, potremmo dire che indirizza il paziente in un percorso ragionato che tocca l’individuo nel profondo.
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Lo psicologo Roma è un professionista sanitario che svolge attività di prevenzione, diagnosi, intervento, promozione della salute, abilitazione-riabilitazione, sostegno e consulenza in ambito psicologico, rivolte al singolo individuo, alla coppia, al gruppo e altri organismi sociali o comunità. Lo psicologo studia, diagnostica e tratta gli stati mentali normali e patologici dei processi cognitivi, emotivi, sociali e comportamentali osservando, interpretando e registrando come gli individui si relazionano tra loro e nei loro contesti. Sono specifici della professione di psicologo tutti gli strumenti e le tecniche conoscitive e di intervento relative a processi psichici (relazionali, emotivi, cognitivi, comportamentali) basati sull’applicazione di principi, conoscenze, modelli o costrutti psicologici. L’attività professionale dello psicologo può inserirsi all’interno di due categorie generali: quella applicativa, che include gli psicologi che esercitano la loro professione e quella orientata alla ricerca o all’insegnamento che include “scienziati” o “studiosi”. All’interno di queste due categorie vi sono psicologi specializzati in uno o più settori, ad esempio: clinico, cognitivo, dell’età evolutiva, dinamico, forense, lavorativo, neuropsicologico, sessuologico, scolastico, sociale e in numerosi altri ambiti; raggiungendo un pubblico molto diversificato: bambini, adolescenti, adulti, anziani, coppie, famiglie, organizzazioni sociali e imprese. Lo psicologo svolge la sua attività professionale sia come libero professionista sia come lavoratore dipendente, presso strutture pubbliche e private. (Wikipedia)